sabato 18 giugno 2005

Sacripantina




La Sacripantina è un dolce tipico genovese curiosità: nacque dalla fantasia della ditta Preti di Genova questo dolce, di non antichissima, ma radicata, tradizione. Il nome curioso, privo di una origine precisa, riporta alla memoria il personaggio ariostesco di Sacripante che ama, senza esserne ricambiato, la bella Angelica. Per antonomasia indica un uomo di robusta corporatura e dal carattere smargiasso e proprio così si chiama una golosa e sostanziosa torta, la sacripantina, che viene prodotta un po' in tutto il genovesato. Sbrigliando la fantasia si può pensare all'ignoto ideatore come a un appassionato di buone letture che, colpito dal Sacripante dell'Orlando Innamorato, abbia voluto battezzare con un più amabile diminutivo la sua creatura. Ma non trascuriamo neppure la via della seduzione: il dolce è intrigante e sensuale, il nome civettuolo. L' omaggio di un impenitente dongiovanni alla golosità femminile ?caratteristiche: Torta dolce dalla caratteristica forma a cupola che nasconde strati di pandispagna imbevuti di liquore, caffè, cacao e crema di burro. ricetta: ingredienti: per il pandispagna: 6 rossi d'uovo (facoltativi), g 150 di zucchero, g 250 di burro, g 150 di cioccolata fondente oppure g 50 di cacao amaro, marsala secco, maraschino, brandy, g 200 di zucchero a velo, g 200 di amaretti o di biscotti secchi, una tazza di caffè, g 150 di canditi (facoltativo). Preparazione: tagliare il pandispagna in modo da ottenere 6 dischi uguali. Togliere dal bordo parte della crosta che andrà sbriciolata, meglio se pestata, insieme agli amaretti o ai biscotti. A bagnomaria amalgamare i rossi d'uovo, lo zucchero e il marsala sino a creare uno zabaione. Lasciare raffreddare. Nel frattempo lavorare con un cucchiaio di legno il burro insieme allo zucchero a velo fattovi cadere da un colino, in modo da ottenere un composto cremoso da unire alla zabaione. Dividere la crema in 2 parti: in una versare il caffè, nell'altra la cioccolata fondente ridotta in scaglie o il cacao e i canditi. Rivestire uno stampo con la pellicola trasparente e disporvi un disco di pandispagna inzuppato di Maraschino e allungato con acqua tiepida; versarvi sopra la crema al caffè in modo da lasciarla più alta al centro rispetto ai lati. Coprire con il secondo disco, bagnare con il maraschino e spalmare la crema con le scaglie di cioccolato; disporla sempre più al centro in modo da farle assumere un aspetto a cupola. Alternare gli strati di pandispagna, sempre bagnato di liquore, con crema al caffè o cacao. Porre l'ultimo disco irrorato di brandy, spalmare con la crema rimasta e cospargere di granelli prodotti con la crosta e i biscotti sbriciolati aiutandosi con un setaccio; infine ancora zucchero a velo. Conservare in frigo fino al momento di servire.

lunedì 6 giugno 2005

Trattato di culinaria per donne (semi)tristi


Se un giorno ti ammalerai di parole, come a tutti noi succede, e sarai stanca di sentirle, di dirle. Se qualsiasi parola sceglierai ti sembrerà sprecata, senza luce, sminuita. Se avrai la nausea quando senti "orribile" "fantastico" per qualsiasi fatto, non ti curerai, ovviamente, con una zuppa di lettere. Farai quanto segue: cuocerai al dente un piatto di spaghetti che condirai con il sugo più semplice: aglio, olio e peperoncino. Sulla pasta già rimescolata con l’intingolo suddetto, grattugerai uno strato di parmigiano*. Al lato destro del piatto fondo colmo di spaghetti conditi come ho detto, metterai un libro aperto. Al lato sinistro, metterai un libro aperto. Di fronte, un bicchiere pieno di vino rosso secco. Qualsiasi altra compagnia non è consigliabile. Sfoglierai a caso, le pagine dell’uno e dell’altro libro, ma entrambi devono essere di poesia. Solo i buoni poeti ci curano dalla saturazione di parole. Solo il cibo semplice ed essenziale ci cura dai peccati di gola.
[Héctor Abad Faciolince] Trattato di culinaria per donne tristi Sellerio 1997 * Licenza poetica culinaria

giovedì 26 maggio 2005

tra il serio e il faceto ....

Da oggi ci sono anch'io, non so bene se sarò all'altezza degli ambiziosi obiettivi che mi sono ripromessa, ma spero di non far sfigurare le mie muse, i miei maestri ... insomma tutte le ragazze e i ragazzi blogger che in questi anni hanno fatto rinascere in me il desiderio di riaprire il libro di htlm (dopo ben 8 anni!)... oltre, ovviamente a rimettere finalmente ordine nei miei appunti di ricette sparsi per casa.
grazie a tutti gli altri blogger!
voglio che sappiate che vi amo un sacchissimo e vi ringrazio per gli spunti ... ma soprattutto per avermi fatto tornare il desiderio di tornare ai fornelli.